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Posts Tagged ‘Parigi’

il 5 febbraio 1878  nasceva a Parigi André-Gustave Citroën.

Quinto ed ultimo figlio di una famiglia di commercianti di diamanti olandesi Andrè scoprirà ben presto la sua vocazione per il mondo della meccanica.

Nel 1902 apre la prima officina di ingranaggi Citroën. Il logo, che ancor oggi rappresenta la casa automobilistica, è la stilizzazione di un ingranaggio particolare nel quale il moto è trasmesso da dentature a V, che presenta il vantaggio di una trasmissione continua della forza e conseguente riduzione della rumorosità.

citroen tra suo genero ed Eduard Michelin

 André fonda la casa automobilistica nel 1919, conducendola a diventare la quarta più grande industria automobilistica del mondo nei primi anni ’30.

La Citroen è la prima azienda europea ad applicare il sistema di produzione di autoveicoli tramite catena di montaggio, importando direttamente il sistema inventato da Henry Ford e nel 1929 diventa il secondo costruttore di automobili del mondo con 400 veicoli prodotti ogni giorno. Lo stesso anni iniziano i problemi finanziari accentuati dalla grande depressione del ’29

1924 - pubblicità sulla torre eiffel, ci vollero 250mila lampadine 

Nel 1934 André-Gustave Citroën, metterà in produzione una nuova e rivoluzionaria famiglia di autovetture a trazione anteriore le Traction Avant il cui design sarà affidato al geniale, italianissimo, Flaminio BertoniPurtroppo nonostante il successo, il difficile debutto tecnico contribuirà al fallimento della società già da tempo in serie difficoltà finanziarie. 

Nel 1935  André Citroën cede le sue azioni a Michelin. Morirà il 3 luglio dello stesso anno. Riposa al cimitero di Montparnasse.

Nel 1998 il suo nome fu inserito nell’Automotive Hall of Fame di Dearborn in Michigan.

Curiosità: Acora oggi pochi in italia sanno che linee armoniose della “Due Cavalli” e della “Diesse” sono opera di Bertoni che continuerà a disegnare le auto Citroën per moltissimi anni a venire.

l'ami 6 di Bertoni

fonti: wikipedia IT/FR/EN, Encyclopaedia Britannica

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Il 17 gennaio 1991 muore Giacomo Manzù.

Giacomo Manzù, di cui nel 2008 ricorre anche il centenario della nascita (Bergamo, 22 dicembre 1908) è stato uno scultore tra i più importanti del secolo scorso.

Undicesimo figlio del calzolaio e sagrestano Angelo Manzoni e della moglie Maria Pesenti, impara presto a lavorare ed intagliare il legno. S’avvicina all’arte durante il servizio militare, svolto a Verona (1927/’28), dove studia le porte di San Zeno e i calchi dell’Accademia Cicognini.

Dopo un breve soggiorno a Parigi nel ’29, nel 1930 si stabilì a Milano dove contribuì, al fianco di Aligi Sassu e di Renato Birolli, a sviluppare i germi della ribellione antinovecentista che sfocerà, negli anni 1938-40, nel movimento di Corrente.

A Milano realizzò le sue prime opere in bronzo e si dedicò al disegno, all’incisione, all’illustrazione e alla pittura, più volte ripresa durante la carriera.

Medardo Rosso

Mentre la sua iniziale attività risentì del «primitivismo» allora molto diffuso (decorazione della Cappella dell’Università Cattolica di Milano, 1931), la scoperta di Medardo Rosso, verso la cui opera si volse sempre più decisamente, e un secondo viaggio a Parigi nel ’36, lo condussero a una svolta: spinto dalla lezione impressionista, abbandonò gli schemi arcaizzanti e andò acquistando per gradi l’originale sensibilità luministica, la morbidezza plastica e la delicata sensualità che diverranno qualità stabili del suo stile.

Considerato ormai fra le personalità più significative della scultura italiana, tra il 1938 e il ’39 Manzù inizia la serie dei “Cardinali”, ieratiche immagini in bronzo, dalla schematica struttura piramidale, avvolte nella massa semplice e potente della stola, assorte in meditazione.
Negli anni ’40, come reazione alla violenza della guerra, Giacomo Manzù riprende e riunisce sotto il titolo “Cristo nella nostra umanità”, le opere della Crocifissione e della Deposizione.

Nel 1941 ottenne la cattedra di scultura all’Accademia di Brera a Milano, da cui in seguito si dimise per dissensi sul programma di studio. Fra le opere di questo periodo: Ritratto di Francesca (1942, Città del Vaticano, Coll. d’Arte Mod.) e Grande ritratto di signora (1946, New York, Mus. of Mod. Art).

L’alta religiosità laica di Manzù trovò il suo culmine poetico nella Porta della Morte per San Pietro a Roma, a cui lavorò con alterne vicende dal ’52 al ’64:

 

i disegni preparatori, i numerosi bozzetti e la porta stessa costituiscono nell’insieme una ricca sintesi di tutti gli elementi ispiratori dell’opera di Manzù e uno dei maggiori complessi artistici dell’arte contemporanea

Fonte

LA BIOGRAFIA DI GIACOMO MANZU’

DA VEDERE:

VIDEO REALIZZATO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA ANTOLOGICA DEDICATA AL MAESTRO NEL 2003

il catalogo con le opere inedite

il sito ufficiale

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il 29 ottobre 1965 Mehdi Ben Barka sparisce a Parigi in circostanze misteriose.

Ben Barka

40 anni dopo nel 2005, in francia, esce il film sulla sua storia

L’intervista a Serge Le Pèron regista del film

del 2007 la fiction L’affaire Ben Barka  presentata in italia lo scorso luglio al roma fiction fest.

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il 17 ottobre 2o anni fa fu celebrata per la prima volta la Giornata mondiale del rifiuto della miseria

logo

per la prima volta il 17 ottobre 1987 a Parigi, centomila difensori dei diritti umani di ogni paese, condizione e origine, si riunirono sul Sagrato dei Diritti dell’Uomo, al Trocadéro su iniziativa di padre Joseph Wresinski. Fu riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 1992.

il sito ufficiale:

October 17, World Day to Overcome Extreme Poverty
Recognised in 1992 by the United Nations as the International Day for the Eradication of Poverty

il video

Il cuore del messaggio della Giornata è racchiuso in queste parole di padre Wresinski:

“Dove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro.”

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