il 23 febbraio 2002 la guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) rapiva INGRID BETANCOURT
Ingrid Betancourt è nata a Bogotà nel 1961. È figlia del ministro Gabriel Betancourt, a lungo ambasciatore a Parigi, dove Ingrid ha studiato, e di Yolanda Pulecio, appartenente ad una facoltosa casata. Laureata in scienze politiche, sposata a un diplomatico francese, madre di due bambini, la Betancourt decide di entrare in politica, nonostante fosse destinata ad una vita “normale” di moglie e madre, poiché si sente in debito nei confronti del suo Paese e vuole fare qualcosa contro chi ha fatto della corruzione un sistema istituzionalizzato.
Fortemente colpita dall’assassinio del candidato presidenziale Luis-Carlos Gàlan, che era considerato l’uomo del rinnovamento colombiano, ritorna in Colombia e viene eletta prima deputata e poi, nel 1994, senatrice.
“Forse mi uccideranno domani” è la coraggiosa autobiografia di una donna che è riuscita a dare ai suoi compatrioti la speranza di un domani migliore, in un futuro di pace e giustizia, ritrovando la forza per distruggere dalle fondamenta un sistema che ha portato la Colombia ai limiti dell’inferno.
Persona non gradita. Ingrid Bétancourt, era da troppo tempo un personaggio scomodo per tutte le parti in guerra, dai paramilitari ai guerriglieri. Ma le Farc sono arrivate prima. Giusto un attimo prima che i sicarios ingaggiati dai paramilitari vicini al governo la uccidessero.
Per i guerriglieri, invece, la Betancourt era un personaggio da usare come merce di scambio ‘umanitario’: la popolare senatrice in cambio di qualche capo guerrigliero incarcerato.
E da allora è prigioniera della selva, strappata ai suoi figli e alla sua vita. Di lei si sa solo che è viva, grazie a due prove video consegnate dai carcerieri. Niente più.
Fonti: wikipedia / Peacereporter
La Betancourt gravemente malata?
L’ultima prova dell’esistenza in vita di INGRID
Per firmare la petizione per la liberazione di INGRID BETANCOURT
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LA STORIA SIAMO NOI: Ingrid Betancourt – L’ostaggio