Il 27 ottobre del 1962 alle ore 18.45 la torre di controllo di Linate comunica via radio con India Alfa Papa, nome in codice dell’aereo su cui si trova il presidente dell’ENI Enrico Mattei. Il pilota apre il carrello per preparasi all’atterraggio. Subito dopo, l’aereo precipita nella campagna di Bascapé, a pochi kilometri dallo scalo milanese.
Le indagini svolte dall’Aeronautica militare italiana e dalla procura di Pavia sull’ipotesi di attentato, si chiusero inizialmente con un’archiviazione “perché il fatto non sussiste”. In seguito, nel 1997, il ritrovamento di reperti che potevano ora essere analizzati con nuove tecnologie, fece riaprire le indagini giudiziarie. Queste stavolta si chiusero con l’ammissione che l’aereo «venne dolosamente abbattuto», senza però poterne scoprire né i mandanti, né gli esecutori. Nell’aereo si è certificato fu inserita una bomba stimata in 150 grammi di tritolo posti dietro al cruscotto dell’apparecchio che si sarebbe attivata nel momento dell’apertura del carrello in fase di atterraggio.
La tragica morte di Enrico Mattei nella ricostruzione di Giovanni Minoli ne “La Storia siamo noi“.
Il caso Mattei nella ricostruzione di Lucarelli in ““BLU NOTTE – MISTERI ITALIANI”