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Archive for the ‘ricorrenza’ Category

 L’11 settembre 1973 le forze armate cilene, si dice con un’attiva complicità degli Stati Uniti, rovesciarono Salvador Allende, che morì durante il colpo di Stato.

I golpisti bombardarono il Palazzo Presidenziale con dei caccia Hawker Hunter di fabbricazione britannica. Allende morì nel corso dell’assedio al palazzo della Moneda. Le cause della sua morte sono rimaste incerte e controverse. La tesi ufficiale fu sin da subito che Allende si fosse suicidato con il fucile mitragliatore che stava utilizzando durante l’assedio (si presume che sia quello che gli era stato regalato personalmente da Fidel Castro) ed un’autopsia etichettò il suo decesso come suicidio. Tuttavia, soprattutto da parte degli oppositori al nuovo regime, sia in Cile che all’estero, si sostenne da subito la tesi che fosse stato assassinato dalle truppe di Pinochet durante l’irruzione finale all’interno del palazzo che stava difendendo

Le ultime ore di Salvador Allende

L’altro fatidico 9/11

Il golpe in chile raccontato a LA STORIA SIAMO NOI

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Il 30 gennaio 1948, a New Delhi, Mohandas Karamchand Gandhi moriva per mano di Nathuram Godse, un indu radicale che riteneva Gandhi responsabile dell’indebolimento dell’India a causa del pagamento del debito al Pakistan

Prima di sparare Godse si piegò in segno di reverenza di fronte a Gandhi. Dopo aver sparato cercò di confondersi tra la folla e di fuggire ma, quando si accorse di essere braccato e di rischiare il linciaggio, rallentò il passo permettendo alle forze dell’ordine di catturarlo.

Nel gennaio del 1949 cominciò il processo nei suoi confronti che si concluse l’8 novembre dello stesso anno con una condanna a morte. La sentenza viene eseguita una settimana dopo malgrado l’opposizione dei sostenitori di Gandhi.

Gandhi, la lezione che l’occidente ignora (di Federico Rampini)

Gandhi: cosa resta del mito? (da vedere su Repubblica.TV)

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Thaipoosam Cavadee è una festa tradizionale celebrata, solitamente intorno al 21 gennaio, dagli induisti di origine TAMIL che popolano Mauritius

durante il Cavadee i fedeli camminano per giorni e giorni trasportando un grande arco di legno cui vengono appesi due vasi per il latte, indossando zoccoli chiodati e con lunghi aghi applicati su tutto il corpo.

Durante il percorso che li porterà al tempio gli uomini entrano più volte in trance per lo sforzo compiuto e la musica che li accompagna durante tutto il cammino in un percorso di purificazione che li avvicina agli Dei. 

Arrivati al tempio, consegneranno i loro saumboos di latte al sacerdote che lo verserà sulle statue delle Divinità. Il rito si conclude con lo sfilamento degli aghi, la deposizione del cavadee e con un pasto succulento.

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Foto 1 e 4: Andrea Balza

I Tamil, hanno comunità in Sri Lanka, Malesia, Sud Africa, Singapore, Pakistan e appunto Mauritius . Le emigrazioni più recenti sono state verso la Nuova Zelanda, l’ Australia, il Canada, gli U.S.A, e l’ Europa.

Si stimano circa 70 milioni di TAMIL in tutto il mondo.

La bandiera Tamil adottata dalla Confederazione Mondiale Tamil a rappresentare i Tamil sparsi in tutto il mondo.

La bandiera Tamil adottata dalla Confederazione Mondiale Tamil a rappresentare i Tamil sparsi in tutto il mondo.

IDENTITA’ TAMIL:

Al contrario di altre etnie, l’identità TAMIL non è legata prevalentemente ad un territorio bensì alla lingua.

L’origine dell’etnia Tamil, così come quella di altre tribù dravidiche, è sconosciuta.

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Alcuni antichissimi testi Tamil (poemi epici che venivano composti da “assemblee di poeti” dette Sangam) fanno riferimento ad una antichissima terra chiamata Kumari Kandam o “Lemuria” che sembrerebbe essere stata sommersa dalle acque dell’oceano indiano.

Nella letteratura dei Nazionalisti dell etnia Dravidica (un movimento che promuove il rispetto dei diritti umani a prescindere dalla casta)  Kumari Kandam o “Lemuria” è la culla della civiltà, il luogo in cui ebbero origine il linguaggio umano in generale e, in particolare la lingua Tamil che considerano la madre del linguaggio umano.

Fonti: Wikipedia

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GIOTTO - l'adorazione dei Magi

Attorno alle figure dei Re Magi, sin dai tempi più lontani, si sono diffuse storie e leggende che, ancora oggi, continuano ad affascinare. Questi re stranieri che venivano dal lontano Oriente, colpiscono l’immaginazione dei bambini che, impazienti, attendono il giorno dell’Epifania per collocare finalmente le statuine dei tre saggi nel presepe.
Arrivano con animali sconosciuti, indossano abiti di foggia inconsueta, portano doni misteriosi, hanno la pelle scura. Non conosciamo con precisione la loro storia eppure sono presenze familiari e rassicuranti che ci riportano all’infanzia. Nella scena del Presepe, nelle raffigurazioni pittoriche che impreziosiscono numerose chiese del nostro territorio, i Magi sono immobili davanti alla Madonna ed al Bambino, in atto di adorazione.
Sono finalmente arrivati alla meta dopo un lungo viaggio.

Pellegrini per eccellenza, simbolo dell’incontro tra Oriente ed Occidente, sono una presenza lungo le vie di pellegrinaggio. Le loro immagini dipinte o scolpite nelle chiese sono state un segnale importante per i pellegrini. Lungo le strade molte locande ancora oggi si chiamano “Tre Re”. 

Non sappiamo con precisione quanti furono i saggi che fecero visita a Gesù; dodici secondo una Cronaca orientale del 774-775, in numero maggiore o talvolta minore di tre nelle antiche raffigurazioni di alcune catacombe.

La tradizione cristiana ne riconobbe tre a cui corrispondevano i nomi latini di Caspar, Balthasar, Melchior.

Nel VIII secolo il Venerabile Beda descriveva Melchiorre come “un vecchio dai capelli bianchi, con una folta barba e lunghe chiome ricciute”, Gasparre ” un giovane imberbe” e Baldassarre “di carnagione olivastra e con una barba considerevole”.

L’appellativo Magi, letteralmente “ingannatori, stregoni, sapienti”, indicava in essi la saggezza, la sapienza. Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, testo assai diffuso nel Medioevo, ne precisa in tal senso il significato facendo derivare il termine “magi” da “magni”, cioè grandi, nella sapienza.

I Magi erano seguaci di Zoroastro, fondatore della religione Mazdea, così chiamata dal Dio Mazda, Dio Supremo e creatore del mondo e di tutte le cose che in esso vi sono.

Incerta è la loro provenienza. La nozione di Oriente si sfuma, a seconda delle diverse fonti considerate, in un territorio non ben definito: la Persia o la Caldea, la Sabea (regione attraversata dal fiume Sabe) piuttosto che l’Arabia o l’india.

I Magi partirono dalla loro terra in gran fretta quando, secondo il racconto di Giovanni Crisostomo, in cima al Monte Vittoria apparve loro una stella in forma di bimbo bellissimo con una croce sul capo. Ciò poté avvenire poiché ogni anno, dodici uomini salivano sul Monte Vittoria e vi restavano in abluzioni e preghiera in attesa dell’apparizione della stella annunciata dal profeta Balaam. Partirono con i dromedari, animali velocissimi che in un giorno percorrevano quanto un cavallo in tre. Arrivarono dall’Oriente a Gerusalemme in tredici giorni. Qui chiesero ai Giudei il luogo della nascita di Gesù poiché secondo la profezia “essi conoscevano il tempo ma non il luogo”.

Finalmente giunti a Betlemme offrirono al Salvatore oro , incenso e mirra, doni che Persiani e Caldei usavano portare ad un re e simboli di maestà divina, regale potestà ed umana mortalità.
Fonte: Rosalba Franchi 

Il mondo cristiano ricorda i Re magi nel giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, ultimo dei “dodici giorni di Natale”.

la tradizione dei regali ai bambini (nella calza), viva soprattutto nei paesi di tradizione cattolica. Portati dagli stessi Re Magi in Spagna; dalla Befana (impersonificata da una vecchia brutta ma buona, e legata secondo la tradizione all’adorazione dei Re Magi) in alcune parti d’Italia.

Il racconto dei Magi

Da leggere:

Massimo Centini: La vera storia dei Re Magi – Piemme, 1997

Giovanni da Hildesheim: Storia dei Re Magi – Newton Compton,1980

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Il Babbo Natale vestito di rosso e con la barba bianca è un puro travisamento, un personaggio inventato. Peggio. Un personaggio da réclame. Sono stati infatti i pubblicitari della Coca Cola, all’inizio degli anni ’30, a creare l’immagine del vecchietto sulla slitta, per promuovere la bevanda nei mesi invernali. In particolare il celebre illustratore Haddon Sundblom: fu lui a porre la firma al primo disegno del moderno Santa Claus.

Si ritiene che il Babbo Natale moderno sia il risultato dell’unione di vari personaggi, con origini distinte, che sono col tempo confluiti in un’unica figura.

Il primo personaggio è San Nicola di Mira (più noto in Italia come San Nicola di Bari), un vescovo cristiano del IV secolo. Mira (o Myra) era una città della Licia, una provincia dell’Impero bizantino che corrisponde all’attuale Anatolia, in Turchia.

San Nicola divenne noto per le sue grandi elargizioni a favore dei poveri e, soprattutto, per aver fornito la dote alle tre figlie di un cristiano povero ma devoto, evitando così che fossero obbligate alla prostituzione.

Prima della conversione al cristianesimo, il folklore tedesco narrava che il dio Odino (Wodan) ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale (Yule), accompagnato dagli altri dei e dai guerrieri caduti.

Odino l'errante

Odino l’errante

La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto, riempiendoli di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Sleipnir. In cambio, Odino avrebbe sostituito il cibo con regali o dolciumi. Questa pratica è sopravvissuta in Belgio e Olanda anche in epoca cristiana, associata alla figura di San Nicola.

La tradizione germanica arrivò negli Stati Uniti attraverso le colonie olandesi di New Amsterdam e New York prima della conquista britannica del XVII secolo, ed è all’origine dell’abitudine moderna di appendere una calza al caminetto per Natale, simile per certi versi a quella diffusa in Italia il 5 gennaio all’arrivo della Befana.

Santa Claus ha origine da Sinterklaas, il nome olandese del personaggio fantastico derivato da San Nicola, che viene chiamato anche Sint Nicolaas; questo spiega anche l’esistenza di diverse varianti inglesi del nome (Santa Claus, Saint Nicholas, St. Nick).

Rappresentazione popolare di Babbo Natale che cavalca una capra, forse derivata dal Tomte svedese.

Rappresentazione popolare di Babbo Natale che cavalca una capra, forse derivata dal Tomte svedese.

Gli abiti di Sinterklaas sono simili a quelli di un vescovo; porta una mitra (un copricapo liturgico) rossa con una croce dorata e si appoggia ad un pastorale. Il richiamo al vescovo di Mira è ancora evidente. Sinterklaas ha un cavallo bianco con il quale vola sui tetti; i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni (in alcuni casi nelle scarpe dei bambini, lasciate vicino al caminetto); arriva in piroscafo dalla Spagna ed è accompagnato da Zwarte Piet.

Le strenne che vengono regalate in questa ricorrenza sono spesso accompagnate da poesie, talvolta molto semplici ed, in altri casi, elaborate ed ironiche ricostruzioni del comportamento di chi le riceve durante l’anno trascorso. I regali veri e propri, in qualche caso, sono addirittura meno importanti dei pacchetti in cui sono contenuti, di solito molto sgargianti ed elaborati; quelli più importanti, spesso, sono riservati al mattino seguente. Anche se la spinta commerciale verso il Natale è presente anche in Olanda, la distribuzione tradizionale dei regali viene compiuta da Sinterklaas il 6 dicembre.

Anche in altri paesi la figura di San Nicola ha subito gli adattamenti necessari per uniformarsi al folclore locale. Ad esempio, nei paesi nordici sopravvive ancora l’immagine pagana della capretta di Yule (in svedese julbock), che porta i regali la Vigilia di Natale, e le decorazioni natalizie costituite da caprette di paglia sono molto diffuse. In tempi più recenti, però, sia in Svezia che in Norvegia il portatore di doni viene identificato con Tomte o tomtenisse, un’altra creatura del folklore locale. In Finlandia, la capretta di Yule si chiama joulupukki.

La leggenda più famosa sulla vita del santo, ricordata anche nel Purgatorio di Dante (XX, 31-33), racconta di un nobiluomo caduto in disgrazia che si disperava per la sorte delle sue tre giovani figlie per le quali non aveva una dote disponibile. Nicola volle aiutare la famiglia e, per tre notti consecutive, gettò dentro la finestra del loro castello tre sacchi pieni di monete d’oro. La terza notte trovando chiuse tutte le finestre Nicola fu costretto ad arrampicarsi sul tetto per calare le monete giù dal comignolo. L’oro, cadendo, si infilò nelle calze delle fanciulle appese ad asciugare vicino al camino e, da allora in molti paesi è rimasta la tradizione di appendere calze la notte di Natale per ritrovarle la mattina dopo colme di doni.

Fonti:

WIKIPEDIA

articolo sul Corriere della Sera di Alessandro di Lecce

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Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. […] Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche.

Piergiorgio Welby 

Una morte ascoltata?

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17 dicembre 1973 un commando di terroristi arabi semina la morte su un aereo della compagnia Pan American, fermo sulla piazzola di manovra. I terroristi, bombardano con ordigni al fosforo l’aereo della compagnia americana, si impadroniscono quindi di un aereo della Lufthansa su cui fanno salire alcuni ostaggi, tra cui sei guardie di pubblica sicurezza.

Costringono quindi l’equipaggio che già era a bordo a far decollare il velivolo che inizia così un forsennato peregrinare per i cieli d’Europa e del Medio oriente.

L’incubo terminerà nella tarda serata del giorno successivo al kuwait airport dove venivano liberati gli ostaggi e arrestati i terroristi.

Il bilancio delle vittime: 32 i morti sull’aereo della Pan American, la guardia di finanza Antonio Zara, ucciso a Fiumicino mentre cercava di opporre resistenza ai terroristi, un tecnico della società Asa, Domenico Ippoliti, barbaramente trucidato a sangue freddo sull’aereo della Lufthansa, 17 feriti  

CURIOSITA’: La strage di Fiumicino è citata nel film MUNICH di Spielberg

Fonti e approfondimenti:

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il 16 dicembre, vent’anni fa, moriva  il calciatore Bruno Beatrice.

Quella di Beatrice è la prima di una serie di “morti bianche” del calcio che colpiranno, negli anni a seguire, diversi suoi compagni di squadra.
Parliamo della Fiorentina degli anni tra il ’72 e il 76 e in particolare di Nello Saltutti, morto d’infarto nel 2003 a 56 anni; Ugo Ferrante, ucciso da un tumore alle tonsille nel 2004; Giuseppe Longoni, morto nel 2006 per una vasculopatia cardiaca; Adriano Lombardi, morto nel 2007 per il morbo di Gehrig; Massimo Mattolini, che ha subito un trapianto di reni; Domenico Caso, che ha avuto un tumore al fegato; Giancarlo Antognoni, che nel novembre del 2004 ha avuto un’improvvisa crisi cardiaca; Giancarlo de Sisti, reduce da un ascesso frontale al cervello. 

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Fonte Wikipedia

In un’intervista rilasciata a L’espresso, la vedova Beatrice,  sostiene che anche queste morti sarebbero da mettere in relazione al doping negli anni della Fiorentina.

Cos’è il Morbo di Lou Gerigh

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https://i0.wp.com/www.europarl.europa.eu/eplive/expert/photo/20060911PHT10566/pict_20060911PHT10566.jpg donne in un campo profughi in etiopia -getty image photo

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha dato avvio alle celebrazioni per i 60 anni dalla firma della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, avvenuta il 10 dicembre del 1948.

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Oltre a ricordare che il testo, tradotto in 360 lingue, deve essere parte integrante della vita di ogni persona, ha espresso preoccupazione nel constatare che ancora diversi Governi non applicano i principi in esso contenuti.

L’almanacco citato i diritti dell’uomo: 

il 17 ottobre, il 25 ottobre, il 29 ottobre, l’8 novembre, il 4 dicembre, il 6 dicembre

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L’AIDS UCCIDE!

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il primo dicembre compie 25 anni l’album musicale più venduto di tutti i tempi.

Thriller è un album di Michael Jackson, pubblicato appunto nel 1982. Il disco, che ha all’attivo 104 milioni di copie vendute dall’anno della sua pubblicazione, vende ancora circa 500.000 copie all’anno.

Al disco collaborarono anche altri artisti, tra cui Paul McCartney ed Eddie Van Halen

John Landis realizzò il cortometraggio “Thriller” che ancora oggi è definito il miglior video musicale della storia

Michael Jackson ha concesso un’intervista al magazine Ebony (dopo ben dieci anni di silenzio) in occasione del 25° anniversario dell’album “Thriller” (1 Dicembre 1982) regalando ai fans un nuovo servizio fotografico per il numero di Dicembre del giornale. Nell’intervista ha parlato di Dio, della creatività, del suo essere padre, e ovviamente della musica.
La rivista arriverà in Italia nei prossimi giorni

per gli appassionati sul sito MICHAEL JACKSON FAN SQUARE la traduzione dell’intervista

immagini e commenti dal Photoshoot

Il teaser video realizzato dalla rivista ebony

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il 29 novembre ricorre la Giornata di Solidarietà con la Palestina dichiarata dalle Nazioni Unite

in tutto il mondo e anche in Italia si svolgeranno conferenze, dibattiti e iniziative.

Il messaggio di Bertinotti (29 novembre 2006)

Links : Question of Palestine and the UN; The Middle East;

Division for Palestinian Rights ; International Day of Solidarity with the Palestinian People ; Question of Palestine ; Committee on the Exercise of the Inalienable Rights of the Palestinian People ; Global Issues on the UN Agenda: Question of Palestine ; Office of the UN Special Coordinator for the Middle East Peace Process (UNSCO) ; UN Information System on the Question of Palestine (UNISPAL)

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Il Remembrance Day (o Armistice Day) è un giorno di commemorazione osservato nei paesi del Commonwealth e in diversi stati europei (comprese Francia e Belgio) per commemorare la I guerra mondiale e altre guerre. Viene osservato l’11 novembre, giorno in cui, nel 1918, finì la I guerra mondiale.

Il Remembrance Day è dedicato specificamente agli appartenenti alle forze armate che vennero uccisi durante la guerra, e venne istituito da Giorgio V di Inghilterra.

La relazione tra i papaveri e il Remembrance Day deriva dalla poesia “Nei campi di Fiandra”, dell’ufficiale medico canadese John McCrae.

L’emblema del papavero venne scelto perché questi fiori sbocciavano in alcuni dei peggiori campi di battaglia delle Fiandre nella I guerra mondiale. il loro colore rosso è il simbolo dello spargimento di sangue della guerra di trincea. 

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il 9 novembre 1907 Sua Maestà Re Edoardo VII d’Inghilterra riceveva come dono di compleanno
il più grande Diamante mai scoperto.

Il Cullinan Diamond fu diviso il 9 magnifiche pietre che vennero, in seguito, incastonate nei gioielli della Corona.

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il 9 novembre ricorre il cinquantenario della morte di Ettore Pozzoli.

Non c’è studente di musica che non si sia misurato con i suoi studi. Pozzoli infatti divenne famoso per i suoi esercizi per pianoforte e le sue raccolte di solfeggi passaggio obbligato e vere e proprie pietre miliari dello studio musicale.

Due anni dopo la sua morte, nacque a Seregno il “Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli” a cadenza biennale, fortemente voluto dalla moglie di Pozzoli per esaudire il sogno del marito che era quello di aiutare i giovani pianisti ad abituarsi alla critica e al pubblico.

 Il primo premio del primo concorso fu vinto da Maurizio Pollini

Gli studi di Pozzoli da ascoltare qui:

1. in do maggiore (0’49”)
2. in do maggiore (0’52”)

3. in do maggiore (1’09”)
4. in do maggiore (1’25”)

Approfondimenti

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il 9 novembre 1967 esce il primo numero del Rolling Stone

copertina del primo numero

Il nome della rivista trae origine dal celebre proverbio A rolling stone gathers no moss (“Una pietra che rotola non fa muschio”). Da qui anche la canzone di Bob Dylan Like a Rolling Stone e il nome della band The Rolling Stones.

La copertina del quarantennale

per chi vuole sfogliarlo in versione digitale

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l’8 novembre 1937 viene fondata  a  Shanghai l’associazione dei giovani giornalisti

L’8 novembre diventa il  Chinese Journalist Day

nel frattempo fioccano le denunce…..

Che fine ha fatto SHI TAO?

On China’s Journalists Day, Foreign and Domestic Media Under Attack

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Le ricorrenze e le feste nazionali sono l’occasione per parlare della “geografia di nicchia”

Tajikistan

in questo caso della Repubblica di Tajikistan, terra dei Tajiki, confinante con Afghanistan a sud, Uzbekistan ad ovest, Kyrgyzstan a nord, con la Cina ad est, indipendente dal 1994.

Curiosità: Lo sapevate che Miss Inghilterra 2005 è di etnia Tajiki?

Hammasa Kohistani

Il blog Ufficiale

In video

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Guy Fawkes Night (conosciuto anche come Bonfire Night, o Fireworks Night) è un annuale celebrazione che si tiene a Londra nel pomeriggio del 5 novembre.

Viene celebrata la sventata Congiura delle Polveri, quando un gruppo di cattolici guidati da Robert Catesby (comprendente anche Guy Fawkes) progettò di far saltare il Palazzo di Westminster nel pomeriggio del 5 novembre 1605, all’interno del quale era presente re Giacomo I d’Inghilterra, che reprimeva i cittadini di religione cattolica.

La ricorrenza è citata anche nel noto fumetto di Alan Moore V per Vendetta, storia che nasconde una profonda protesta contro le scelte politiche del governo di Margaret Thatcher

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