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Archive for the ‘politica’ Category

 il 28 agosto 1963 Martin Luther King tenne un celeberrimo discorso durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington nel quale pronunciò più volte la fatidica frase “I have a dream” (in Italia evocata spesso in maniera forse impropria ma efficace con: Io ho un sogno) che sottintendeva la (spasmodica) attesa che egli coltivava, assieme a molte altre persone, perché ogni uomo venisse riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessi diritti e le stesse prerogative, proprio negli anni in cui – per dirla con le parole di Bob Dylani tempi stavano cambiando e solo il vento poteva portare una risposta. Martin, molte volte fu soggetto ad aggressioni e ad offese molto gravi.

Secondo alcune analisi il discorso I have a dream sarebbe in parte molto simile alla discussione di Archibald Carey, Sr. tenuta alla Republican National Convention nel 1952. La somiglianza consiste nel fatto che entrambi i discorsi finiscono con una recitazione del primo verso dell’inno popolar patriottico America (My Country ´Tis of Thee) di Samuel Francis Smith, e i due discorsi condividono i nomi di numerose montagne per cui entrambi esortano “let the freedom ring” (lasciate risuonare la libertà).[1]

« Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: “Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali” »

[…]

I Have a Dream” – MP3 e testo del discorso

Estratto da “http://it.wikipedia.org/wiki/I_have_a_dream

Oggi Barack Obama è ufficialmente il candidato dei democratici alla presidenza degli Stati Uniti.

Obama è il primo afro-americano nella storia delle elezioni americane, nella sfida per la Casa Bianca.

Stasera pronuncerà un discorso durante la convention dei democratici di Denver.

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il 26 gennaio 1986, Yoweri Museveni dopo aver conquistato Kampala alla guida della National Resistance Army, diviene presidente dell’UGANDA.

Grazie a una politica di mediazione tra le varie etnie e al consistente sostegno internazionale, Museveni riuscì a riportare stabilità nel paese e a farne ripartire l’economia dopo il lungo periodo di conflitti; lanciò nel contempo una massiccia campagna di alfabetizzazione e un’efficace lotta contro l’AIDS. Considerato tra i leader più prestigiosi del continente africano, tra il 1991 e il 1992 venne chiamato alla guida dell’Organizzazione per l’unità africana (oggi Unione Africana, UA). Nel 1995, con l’adozione di una nuova Costituzione, legalizzò i partiti ma rimase ostile al multipartitismo, che considerava un “concetto occidentale” e uno strumento inadeguato a fronteggiare la complessa situazione dei paesi in via di sviluppo.

Confermato alla presidenza ugandese dalle elezioni del 1996, Museveni assunse in seguito un importante ruolo nei conflitti regionali, contribuendo alla caduta del dittatore dello Zaire, Mobutu Sese Seko, e poi intervenendo in quella che fu definita la “guerra mondiale africana” nella Repubblica Democratica del Congo (l’ex Zaire). Rieletto alla presidenza nel 2001, Museveni fece in seguito modificare la Costituzione per poter concorrere alle nuove elezioni del 2006, aggiudicandosele, tra molte contestazioni, con il 60% dei voti.

Il suo principale oppositore, Kizza Besigye, poche settimane dopo il suo rientro dall’esilio è stato arrestato e processato per alto tradimento e stupro.

Fonti wikipedia/encarta

La presidenza  di Musuveni è stata definita in diverse occasioni una “Benevola Dittatura

 

L’Uganda è contrassegnata da una guerra civile che da più di 20 anni sconvolge la popolazione e che vede nei bambini le sue vittime centrali: essi vengono rapiti e costretti a una vita da soldato dai ribelli del LRA (Lord Resistance Army).

     

Le bambine sono ridotte a schiave sessuali, come “mogli” dei comandanti ribelli, e vengono sfruttate per i “lavori domestici” negli accampamenti, quando non sono anche loro costrette a combattere in prima linea.

   

Alcuni bambini fuggono dai loro villaggi per cercare protezione nei centri urbani,in condizioni però che li espongono a ulteriori abusi e violenze: e gravi violazioni dei diritti umani hanno pesantemente traumatizzato la maggior parte dei profughi che non trovano riparo nemmeno nei campi.

La protezione dei bambini a rischio si presenta, nel suo complesso, estremamente difficoltosa: si stima che oltre 1,8 milioni di orfani necessitino di speciale assistenza, mentre il lavoro minorile, soprattutto quello domestico e nelle piantagioni, rappresenta un problema di proporzioni preoccupanti, con oltre 2 milioni di bambini costretti a lavorare, 300.000 dei quali in condizioni di lavoro altamente pericolose. 

Intanto Vincent Otti, numero due del Lord’s resistance army, è morto

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A Verona, una mostra fotografica da non perdere

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il 4 gennaio 1948, 60 anni fa, la Birmania (dal 18 giugno 1989 ufficialmente Myanmar) ottiene l’indipendenza dall’Inghilterra.

La nuova Repubblica elegge Sao Shwe Thaik come suo primo Presidente

 Sao Shwe Thaik

 e U Nu come Primo Ministro e sceglie di non diventare membro del Commonwealth.

il Primo Ministro U NU visita il mahatma Ghandi

Si forma un Parlamento Bicamerale che consiste di una Camera dei Deputati e di una Camera delle Nazionalità  in rappresentanza delle diverse etnie che popolavano il paese

da allora il 4 gennaio si celebra l’indipendence day, LUT LAT YAY NEI in lingua Birmana.

ATTUALITA’:

In fuga dalla Birmania, rifugiati in Bangladesh ovvero: dalla padella nella brace!

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il 9 dicembre 1937, durante la Seconda guerra sino-giapponese (fu il principale conflitto tra la Repubblica Cinese e l’impero giapponese prima e durante la 2a guerra mondiale), iniziava la battaglia di Nanchino

La battaglia di Nanchino terminò con la caduta della città capitale di Nanchino 南京 nel 1937, nelle mani delle truppe giapponesi, due mesi dopo che il governo della Repubblica Cinese aveva evacuato la città trasferendosi a Chongqing 重庆.

Il 9 dicembre 1937, dopo aver chiesto senza successo alle truppe cinesi che difendevano la città di arrendersi, le truppe giapponesi del tenente generale Asaka Yasuhiko 朝香鳩彦 (facente le veci del generale Matsui Iwane 松井石根), lanciarono un massiccio assalto.

Nelle sei settimane seguenti le truppe giapponesi compirono il cosiddetto massacro di Nanchino, nel corso del quale fu sterminata buona parte della popolazione civile della città.

Le vittime di questo eccidio furono dalle 260.000 alle 350.000, e quello che più risalta è la feroce determinazione con cui furono uccise, dato che solo un numero esiguo di quelle persone morì a causa dei bombardamenti sulla città.
Ci fu chi venne decapitato direttamente dalle spade degli ufficiali giapponesi, chi venne sepolto vivo, bruciato, bastonato, chi fu fatto sbranare dai cani. Alcuni ufficiali giapponesi gareggiavano a chi riusciva a decapitare con la spada il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, e a queste gare veniva dato ampio risalto su alcuni giornali giapponesi dell’epoca, segno evidente che tale comportamento era ritenuto “adeguato” da tutta la milizia nipponica e dai civili rimasti in patria.
Ci furono dei soldati che, come segno di vittoria, spedirono ai propri famigliari i teschi delle vittime, e ve ne furono altri che fotografarono le stragi e gli stupri per avere un “ricordo” del viaggio in Cina.

In tale contesto di violenza e efferatezza si inserì la vicenda di John Rabe, uomo d’affari tedesco e rappresentante a Nanchino del partito nazista, considerato dai cinesi lo “Schindler cinese”, perché riuscì a salvare migliaia di vite umane, creando una zona di sicurezza internazionale gestita da europei ed americani, nella quale si rifugiarono molti cittadini di Nanchino. La figura di Rabe è quella di un uomo che pur avendo una grande ammirazione per Hitler, si prodigò, a rischio della vita, per salvare migliaia di cinesi.

Il monumento di John Rabe a NanchinoIn Giappone i negazionisti ed i revisionisti hanno da sempre sostenuto (come alcuni “colleghi” occidentali) che le truppe imperiali abbiano in realtà tenuto un comportamento corretto, negando o sminuendo la “singolare”condotta dei propri soldati.
In Giappone inoltre la situazione nel dopoguerra è stata diversa rispetto alla Germania, dove è reato negare l’olocausto. I libri di testo giapponesi per decenni hanno negato il comportamento criminale dell’esercito nipponico, e gli storici che hanno osato affermarlo sono stati osteggiati e minacciati dai gruppi nazionalisti di estrema destra. La situazione nel corso degli anni è leggermente mutata, visto che nel 1986 il ministro dell’educazione, in seguito ad alcune affermazioni negazioniste venne costretto alle dimissioni.
DA LEGGERE: Lo stupro di Nanchino di Iris Chang ed. CORBACCIO

L’OLOCAUSTO DIMENTICATO (articolo del Corriere della sera)

THE NANKING MASSACRE

CHINA RADIO INTERNATIONAL

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L’AIDS UCCIDE!

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Il 24 novembre 1999 l’associazione americana delle Donne Sioniste (Hadassah Women’s Zionist Organisation) consegna il “Life Achievement Award” al Dalai Lama Tenzin Gyatso.

E’ il 12° riconoscimento pubblico, il 7° dopo il Nobel per la Pace attribuitogli il 10 dicembre di 10 anni prima, che Tenzin Gyatso ritira con la stessa partecipazione e riconoscenza in quanto, a suo dire, ugualmente utile alla causa della liberazione del Tibet.

L’intervista che segue è stata realizzata nell’estate del 2001 durante una visita del leader spirituale e politico del popolo tibetano in Trentino, su invito della Provincia autonoma di Trento.

Il 12-14 dicembre prossimo, il Dalai Lama parteciperà a Roma all’ottavo Summit dei Premi Nobel per la Pace.

I cinesi sono sempre più arrabbiati 

Torino sfida Pechino e gli assegna la cittadinaza onoraria

165 deputati sottoscrivono un appello affinchè sia invitato ad intervenire alla camera

Il Presidente del consiglio invece è molto più cauto

C’è anche chi esprime serie perplessità sul suo operato.

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Oggi parliamo di Angela e Margaret

auguri ad Appia e Cecilia

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Oggi, nel 1990, Margaret Thatcher rassegnava le dimissioni.

Margaret Hilda Roberts in Thatcher , baronessa Thatcher è stata la prima e a tutt’oggi unica donna nel Regno Unito ad aver ricoperto la carica di Primo Ministro

Le dimissioni della Thatcher nelle News della BBC

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Oggi, nel 2005, Angela Dorothea Merkel veniva eletta Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca.

La Merkel è la prima donna a ricoprire questa carica in Germania ed è la donna più potente del mondo secondo la rivista Forbes

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Il 12 novembre 1927 Leon Trotsky viene espulso dal Partito comunista , lasciando a Stalin il controllo incontrastato dell’Unione Sovietica

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il 4 Novembre è Festa di Qudrat (Potere) – Primo giorno del 13° mese del calendario Bahá’í

Il Bahaismo è una religione monoteistica nata in Iran durante la metà del XIX secolo, i cui membri seguono gli insegnamenti di Bahá’u’lláh (1817-1892), il loro fondatore. Conta circa un numero di 7 milioni di fedeli in oltre duecento Paesi e territori di tutto il mondo. Gli aderenti al Bahaismo sono chiamati bahai.

Fin dal principio la fede baha’i ha professato una dottrina rivoluzionaria per il suo tempo: richiamando all’uguaglianza dei sessi e alla compatibilità tra scienza e religione, ricordando la relatività della verità (ivi compresa la verità religiosa) e l’unicità assoluta del genere umano.

quest’anno, ricorre anche il cinquantenario della morte di Shoghí Effendí Rabbání padre della fede Bahá’í dal 1921 fino alla sua morte nel 1957

il sito del gruppo di Bologna

Un articolo dall’archivio de Le MONDE

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La Dichiarazione Balfour

del 2 novembre 1917 è una lettera, scritta dall’allora ministro degli esteri inglese Arthur Balfour a Lord Rotschild, inteso come principale rappresentante della comunità ebraica inglese, e referente del movimento sionista, con la quale il governo britannico affermava di guardare con favore alla creazione di un focolare ebraico in Palestina.

 

Balfour aveva incontrato Weizmann nel 1906, e alla domanda di Balfour sul perché i Sionisti desiderassero costruire il focolare nazionale che la Palestina aveva conosciuto anni prima Weizmann rispose con una domanda:

Signor Balfour, se io le proponessi di lasciare Londra per Parigi, cosa mi risponderebbe?

Balfour: Ma noi possediamo Londra!

Weizmann: Vero, ma noi avevamo Gerusalemme quando Londra era una palude.

da B. Dugdale (1939): “Arthur James Balfour”, Vol I, p. 326 & 327

Fonte Wikipedia

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il 29 ottobre 1965 Mehdi Ben Barka sparisce a Parigi in circostanze misteriose.

Ben Barka

40 anni dopo nel 2005, in francia, esce il film sulla sua storia

L’intervista a Serge Le Pèron regista del film

del 2007 la fiction L’affaire Ben Barka  presentata in italia lo scorso luglio al roma fiction fest.

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Il 27 ottobre del 1962 alle ore 18.45 la torre di controllo di Linate comunica via radio con India Alfa Papa, nome in codice dell’aereo su cui si trova il presidente dell’ENI Enrico Mattei. Il pilota apre il carrello per preparasi all’atterraggio. Subito dopo, l’aereo precipita nella campagna di Bascapé, a pochi kilometri dallo scalo milanese. 

Enrico Mattei

Le indagini svolte dall’Aeronautica militare italiana e dalla procura di Pavia sull’ipotesi di attentato, si chiusero inizialmente con un’archiviazione “perché il fatto non sussiste”. In seguito, nel 1997, il ritrovamento di reperti che potevano ora essere analizzati con nuove tecnologie, fece riaprire le indagini giudiziarie. Queste stavolta si chiusero con l’ammissione che l’aereo «venne dolosamente abbattuto», senza però poterne scoprire né i mandanti, né gli esecutori. Nell’aereo si è certificato fu inserita una bomba stimata in 150 grammi di tritolo posti dietro al cruscotto dell’apparecchio che si sarebbe attivata nel momento dell’apertura del carrello in fase di atterraggio.

La tragica morte di Enrico Mattei nella ricostruzione di Giovanni Minoli ne “La Storia siamo noi“.

Il caso Mattei nella ricostruzione di Lucarelli in ““BLU NOTTE – MISTERI ITALIANI” 

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 hari singh

il 26 ottobre 1947 il Maraja del Kashmir Hari Singh firma il trattato di annessione all’India, approvato anche da Sheikh Abdullah a condizione che venga seguito da un referendum di autodeterminazione. Il Pakistan reagisce inviando truppe regolari a sostegno dei ribelli di Poonch e dei tribali pashtun. Scoppia così la prima guerra tra India e Pakistan per il controllo del territorio kashmiri.

trattato

video part 2

FONTE

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il 25 ottobre 1980 La Conferenza Dell’AIA conclude i lavori della CONVENZIONE SUGLI ASPETTI CIVILI DELLA SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORI

Gli stati membri sottoscrivono la convenzione sulla base del desiderio condiviso di proteggere il minore, a livello internazionale in tutte le questioni pertinenti alla sua custodia.

L’abduzione sarà stata contenuta ma il traffico di minori, a quanto pare, no. Le (sotto)stime sulla compravendita e il traffico di minori attraverso gli scali internazionali si aggira sulle 450.000 (QUATTROCENTOCINQUANTAMILA) unità all’anno.

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Pochi in italia spendono la loro voce per denunciare il fenomeno

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Il 24 ottobre 1970 Salvador Allende Gossens viene eletto presidente del Cile

sostenitori di allende

Le sue ultime parole

in spagnolo:

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