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Archive for the ‘denunce’ Category

 L’11 settembre 1973 le forze armate cilene, si dice con un’attiva complicità degli Stati Uniti, rovesciarono Salvador Allende, che morì durante il colpo di Stato.

I golpisti bombardarono il Palazzo Presidenziale con dei caccia Hawker Hunter di fabbricazione britannica. Allende morì nel corso dell’assedio al palazzo della Moneda. Le cause della sua morte sono rimaste incerte e controverse. La tesi ufficiale fu sin da subito che Allende si fosse suicidato con il fucile mitragliatore che stava utilizzando durante l’assedio (si presume che sia quello che gli era stato regalato personalmente da Fidel Castro) ed un’autopsia etichettò il suo decesso come suicidio. Tuttavia, soprattutto da parte degli oppositori al nuovo regime, sia in Cile che all’estero, si sostenne da subito la tesi che fosse stato assassinato dalle truppe di Pinochet durante l’irruzione finale all’interno del palazzo che stava difendendo

Le ultime ore di Salvador Allende

L’altro fatidico 9/11

Il golpe in chile raccontato a LA STORIA SIAMO NOI

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30 anni fa una terribile alluvione devastava il nord dell’india

Circa 2 milioni di persone rimasero senza casa, alcune aree dello stato del Bengala finirono sott’acqua per oltre 5 metri.  Il fiume Yamuna straripò per oltre due metri i suoi margini e 250,000 abitanti di Delhi dovettero abbandonare le loro case. In totale circa 15 milioni di persone in tutto il west bengala subirono danni a causa dell’inondazione.

Morirono oltre 1,000 persone e la città di Benares fu completamente distrutta. 

 

I fiumi nel nord dell’india non raggiunsero più questi livelli fino all’Agosto del 2000.

In seguito:

  • nel 2003 L’area Sud occidentale dell’India – in particolare la città di Bombay – è in ginocchio, paralizzata da una calamità che ha già causato oltre 400 vittime
  • Nell Agosto 2004 il monsone fa strage in India e Bangladesh
  • Nel luglio 2005, in India, nello stato di Maharashtra, pesanti piogge causarono oltre 900 vittime.
  • Nel novembre 2005, in India, negli stati del Tamil Nadu e Andhra Pradesh, molti villaggi furono trasformati in isole a causa delle pesanti piogge cadute nel mese, numerosi i morti.
  • Nell’agosto 2006 il monsone colpisce il rajastan, migliaia di persone sono costrette a lasciare le loro case in seguito alle peggiori piogge degli ultimi 200 anni in questo stato dell’india.
  • agosto 2007, L’india è di nuovo devastata dai monsoni. Le zone più colpite sono le province settentrionali dell’Uttar Pradesh e del Bihar, e quella nord-orientale dell’Assam. Solo nel Bihar, secondo l’agenzia di stampa indiana Pti, sono dieci milioni le persone colpite dalle inondazioni e i danni, secondo le prime stime, ammontano ad almeno 450 milioni di rupie, poco meno di 8 milioni di euro.

    infine, quest’anno, puntuale, si è ripetuta la tragedia.

    Non sarà che il disboscamento selvaggio che lascia il territorio devastato, con troppi pochi alberi a trattenere il terreno faciliti il fenomeno delle inondazioni incontenibili?

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    carlo giuliani 

    l’articolo 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani recita:

    Il divieto di tortura è assoluto.

    “Nessuno dovrà essere sottoposto a tortura o trattamenti o punizioni crudeli, inumani e degradanti”

     Simili assunti sono presenti in molti altri testi sui diritti umani.

    Nessun governo può usare lo stato di guerra, o la minaccia di guerra o l’instabilità politica interna o qualsiasi altra emergenza pubblica per giustificare la tortura.

    In base alla Convenzione di Ginevra, la tortura è illegale nell’ambito di tutti i conflitti, siano essi esterni o interni. La tortura e i maltrattamenti sono inoltre illegali nella pressoché totalità dei paesi, sebbene in alcuni casi le leggi applicate siano ampiamente inadeguate.

    Una forma di tortura permessa dalle legge di alcuni paesi sono le punizioni corporali giudiziarie. Secondo le ricerche di Amnesty International, pene corporali sono contemplate dalle leggi di almeno 31 paesi.

    Il 26 giugno 1987, è entrata in vigore la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che ha reso inderogabile il divieto di ricorrere alla tortura. La Convenzione, però, è stato firmata soltanto da 132 dei 193 paesi membri dell’ONU

    da l’almanacco di dicembre:

    “Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha dato avvio alle celebrazioni per i 60 anni dalla firma della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, avvenuta il 10 dicembre del 1948.”

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    il 23 febbraio 2002 la guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) rapiva INGRID BETANCOURT

    Ingrid Betancourt è nata a Bogotà nel 1961. È figlia del ministro Gabriel Betancourt, a lungo ambasciatore a Parigi, dove Ingrid ha studiato, e di Yolanda Pulecio, appartenente ad una facoltosa casata. Laureata in scienze politiche, sposata a un diplomatico francese, madre di due bambini, la Betancourt decide di entrare in politica, nonostante fosse destinata ad una vita “normale” di moglie e madre, poiché si sente in debito nei confronti del suo Paese e vuole fare qualcosa contro chi ha fatto della corruzione un sistema istituzionalizzato.

    Fortemente colpita dall’assassinio del candidato presidenziale Luis-Carlos Gàlan, che era considerato l’uomo del rinnovamento colombiano, ritorna in Colombia e viene eletta prima deputata e poi, nel 1994, senatrice.

    “Forse mi uccideranno domani” è la coraggiosa autobiografia di una donna che è riuscita a dare ai suoi compatrioti la speranza di un domani migliore, in un futuro di pace e giustizia, ritrovando la forza per distruggere dalle fondamenta un sistema che ha portato la Colombia ai limiti dell’inferno.

    Persona non gradita. Ingrid Bétancourt, era da troppo tempo un personaggio scomodo per tutte le parti in guerra, dai paramilitari ai guerriglieri. Ma le Farc sono arrivate prima. Giusto un attimo prima che i sicarios ingaggiati dai paramilitari vicini al governo la uccidessero.

     

    Per i guerriglieri, invece, la Betancourt era un personaggio da usare come merce di scambio ‘umanitario’: la popolare senatrice in cambio di qualche capo guerrigliero incarcerato.

    E da allora è prigioniera della selva, strappata ai suoi figli e alla sua vita. Di lei si sa solo che è viva, grazie a due prove video consegnate dai carcerieri. Niente più.

    Fonti: wikipedia / Peacereporter

    La Betancourt gravemente malata?

    Il manifesto delle FARC

    L’ultima prova dell’esistenza in vita di INGRID

     Per firmare la petizione per la liberazione di INGRID BETANCOURT

    su Facebook

    LA STORIA SIAMO NOI: Ingrid Betancourt – L’ostaggio

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    il 26 gennaio 1986, Yoweri Museveni dopo aver conquistato Kampala alla guida della National Resistance Army, diviene presidente dell’UGANDA.

    Grazie a una politica di mediazione tra le varie etnie e al consistente sostegno internazionale, Museveni riuscì a riportare stabilità nel paese e a farne ripartire l’economia dopo il lungo periodo di conflitti; lanciò nel contempo una massiccia campagna di alfabetizzazione e un’efficace lotta contro l’AIDS. Considerato tra i leader più prestigiosi del continente africano, tra il 1991 e il 1992 venne chiamato alla guida dell’Organizzazione per l’unità africana (oggi Unione Africana, UA). Nel 1995, con l’adozione di una nuova Costituzione, legalizzò i partiti ma rimase ostile al multipartitismo, che considerava un “concetto occidentale” e uno strumento inadeguato a fronteggiare la complessa situazione dei paesi in via di sviluppo.

    Confermato alla presidenza ugandese dalle elezioni del 1996, Museveni assunse in seguito un importante ruolo nei conflitti regionali, contribuendo alla caduta del dittatore dello Zaire, Mobutu Sese Seko, e poi intervenendo in quella che fu definita la “guerra mondiale africana” nella Repubblica Democratica del Congo (l’ex Zaire). Rieletto alla presidenza nel 2001, Museveni fece in seguito modificare la Costituzione per poter concorrere alle nuove elezioni del 2006, aggiudicandosele, tra molte contestazioni, con il 60% dei voti.

    Il suo principale oppositore, Kizza Besigye, poche settimane dopo il suo rientro dall’esilio è stato arrestato e processato per alto tradimento e stupro.

    Fonti wikipedia/encarta

    La presidenza  di Musuveni è stata definita in diverse occasioni una “Benevola Dittatura

     

    L’Uganda è contrassegnata da una guerra civile che da più di 20 anni sconvolge la popolazione e che vede nei bambini le sue vittime centrali: essi vengono rapiti e costretti a una vita da soldato dai ribelli del LRA (Lord Resistance Army).

         

    Le bambine sono ridotte a schiave sessuali, come “mogli” dei comandanti ribelli, e vengono sfruttate per i “lavori domestici” negli accampamenti, quando non sono anche loro costrette a combattere in prima linea.

       

    Alcuni bambini fuggono dai loro villaggi per cercare protezione nei centri urbani,in condizioni però che li espongono a ulteriori abusi e violenze: e gravi violazioni dei diritti umani hanno pesantemente traumatizzato la maggior parte dei profughi che non trovano riparo nemmeno nei campi.

    La protezione dei bambini a rischio si presenta, nel suo complesso, estremamente difficoltosa: si stima che oltre 1,8 milioni di orfani necessitino di speciale assistenza, mentre il lavoro minorile, soprattutto quello domestico e nelle piantagioni, rappresenta un problema di proporzioni preoccupanti, con oltre 2 milioni di bambini costretti a lavorare, 300.000 dei quali in condizioni di lavoro altamente pericolose. 

    Intanto Vincent Otti, numero due del Lord’s resistance army, è morto

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    A Verona, una mostra fotografica da non perdere

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    17 dicembre 1973 un commando di terroristi arabi semina la morte su un aereo della compagnia Pan American, fermo sulla piazzola di manovra. I terroristi, bombardano con ordigni al fosforo l’aereo della compagnia americana, si impadroniscono quindi di un aereo della Lufthansa su cui fanno salire alcuni ostaggi, tra cui sei guardie di pubblica sicurezza.

    Costringono quindi l’equipaggio che già era a bordo a far decollare il velivolo che inizia così un forsennato peregrinare per i cieli d’Europa e del Medio oriente.

    L’incubo terminerà nella tarda serata del giorno successivo al kuwait airport dove venivano liberati gli ostaggi e arrestati i terroristi.

    Il bilancio delle vittime: 32 i morti sull’aereo della Pan American, la guardia di finanza Antonio Zara, ucciso a Fiumicino mentre cercava di opporre resistenza ai terroristi, un tecnico della società Asa, Domenico Ippoliti, barbaramente trucidato a sangue freddo sull’aereo della Lufthansa, 17 feriti  

    CURIOSITA’: La strage di Fiumicino è citata nel film MUNICH di Spielberg

    Fonti e approfondimenti:

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    il 16 dicembre, vent’anni fa, moriva  il calciatore Bruno Beatrice.

    Quella di Beatrice è la prima di una serie di “morti bianche” del calcio che colpiranno, negli anni a seguire, diversi suoi compagni di squadra.
    Parliamo della Fiorentina degli anni tra il ’72 e il 76 e in particolare di Nello Saltutti, morto d’infarto nel 2003 a 56 anni; Ugo Ferrante, ucciso da un tumore alle tonsille nel 2004; Giuseppe Longoni, morto nel 2006 per una vasculopatia cardiaca; Adriano Lombardi, morto nel 2007 per il morbo di Gehrig; Massimo Mattolini, che ha subito un trapianto di reni; Domenico Caso, che ha avuto un tumore al fegato; Giancarlo Antognoni, che nel novembre del 2004 ha avuto un’improvvisa crisi cardiaca; Giancarlo de Sisti, reduce da un ascesso frontale al cervello. 

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    Fonte Wikipedia

    In un’intervista rilasciata a L’espresso, la vedova Beatrice,  sostiene che anche queste morti sarebbero da mettere in relazione al doping negli anni della Fiorentina.

    Cos’è il Morbo di Lou Gerigh

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    Il 13 dicembre di un anno fa gli scienziati dichiaravano estinto il Lipote.

    ascolta il Baiji

    Mammifero fluviale chiamato in cinese baiji, «pinna bianca», è il primo grande vertebrato che scompare negli ultimi 50 anni, ed è la quarta famiglia di mammiferi che si estingue dall’epoca di Cristoforo Colombo (cioè da quando gli europei hanno cominciato a colonizzare il resto del mondo, spesso portandosi dietro altre specie animali).

    Nonostante un paio di avvistamenti nell’ultimo anno, la popolazione residua probabile di lipoti sarebbe comunque bassa e destinata a scomparire: non vivono, per quanto si sappia, esemplari in acquario e l’ultimo, un maschio di nome Qi Qi, perì nel 2002.

    Il servizio della BBC

    Il danno irreparabile è stato causato dalla costruzione dell’immensa Diga delle Tre Gole, che ha isolato i lipoti condannandoli a fine certa.

    il sito ufficiale : http://www.baiji.org/

    Lo Yangtze ha perso il suo delfino – Marina Forti sul Manifesto del 9 agosto 2007

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    il 9 dicembre 1937, durante la Seconda guerra sino-giapponese (fu il principale conflitto tra la Repubblica Cinese e l’impero giapponese prima e durante la 2a guerra mondiale), iniziava la battaglia di Nanchino

    La battaglia di Nanchino terminò con la caduta della città capitale di Nanchino 南京 nel 1937, nelle mani delle truppe giapponesi, due mesi dopo che il governo della Repubblica Cinese aveva evacuato la città trasferendosi a Chongqing 重庆.

    Il 9 dicembre 1937, dopo aver chiesto senza successo alle truppe cinesi che difendevano la città di arrendersi, le truppe giapponesi del tenente generale Asaka Yasuhiko 朝香鳩彦 (facente le veci del generale Matsui Iwane 松井石根), lanciarono un massiccio assalto.

    Nelle sei settimane seguenti le truppe giapponesi compirono il cosiddetto massacro di Nanchino, nel corso del quale fu sterminata buona parte della popolazione civile della città.

    Le vittime di questo eccidio furono dalle 260.000 alle 350.000, e quello che più risalta è la feroce determinazione con cui furono uccise, dato che solo un numero esiguo di quelle persone morì a causa dei bombardamenti sulla città.
    Ci fu chi venne decapitato direttamente dalle spade degli ufficiali giapponesi, chi venne sepolto vivo, bruciato, bastonato, chi fu fatto sbranare dai cani. Alcuni ufficiali giapponesi gareggiavano a chi riusciva a decapitare con la spada il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, e a queste gare veniva dato ampio risalto su alcuni giornali giapponesi dell’epoca, segno evidente che tale comportamento era ritenuto “adeguato” da tutta la milizia nipponica e dai civili rimasti in patria.
    Ci furono dei soldati che, come segno di vittoria, spedirono ai propri famigliari i teschi delle vittime, e ve ne furono altri che fotografarono le stragi e gli stupri per avere un “ricordo” del viaggio in Cina.

    In tale contesto di violenza e efferatezza si inserì la vicenda di John Rabe, uomo d’affari tedesco e rappresentante a Nanchino del partito nazista, considerato dai cinesi lo “Schindler cinese”, perché riuscì a salvare migliaia di vite umane, creando una zona di sicurezza internazionale gestita da europei ed americani, nella quale si rifugiarono molti cittadini di Nanchino. La figura di Rabe è quella di un uomo che pur avendo una grande ammirazione per Hitler, si prodigò, a rischio della vita, per salvare migliaia di cinesi.

    Il monumento di John Rabe a NanchinoIn Giappone i negazionisti ed i revisionisti hanno da sempre sostenuto (come alcuni “colleghi” occidentali) che le truppe imperiali abbiano in realtà tenuto un comportamento corretto, negando o sminuendo la “singolare”condotta dei propri soldati.
    In Giappone inoltre la situazione nel dopoguerra è stata diversa rispetto alla Germania, dove è reato negare l’olocausto. I libri di testo giapponesi per decenni hanno negato il comportamento criminale dell’esercito nipponico, e gli storici che hanno osato affermarlo sono stati osteggiati e minacciati dai gruppi nazionalisti di estrema destra. La situazione nel corso degli anni è leggermente mutata, visto che nel 1986 il ministro dell’educazione, in seguito ad alcune affermazioni negazioniste venne costretto alle dimissioni.
    DA LEGGERE: Lo stupro di Nanchino di Iris Chang ed. CORBACCIO

    L’OLOCAUSTO DIMENTICATO (articolo del Corriere della sera)

    THE NANKING MASSACRE

    CHINA RADIO INTERNATIONAL

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    L’AIDS UCCIDE!

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    Il Granducato di Toscana, in data 30 novembre 1786, sotto il regno di Pietro Leopoldo Asburgo Lorena, fu il primo Paese civile al mondo ad aver abolito la tortura e la pena capitale.

    La situazione in italia:

    La Costituzione italiana, entrata in vigore l’1 gennaio 1948, abolì definitivamente la pena di morte per tutti i reati comuni e militari commessi in tempo di pace.

    La pena di morte rimase nel codice penale militare di guerra fino alla promulgazione della legge 589/94 del 13 ottobre 1994, che l’abolì sostituendola con la massima pena prevista dal codice penale, che è attualmente l’ergastolo.

    Nel 2007 fu approvata una legge costituzionale che modificò l’art. 27 della Costituzione. Con tale riforma fu introdotto il divieto assoluto di utilizzare la pena di morte nell’ordinamento penale italiano. L’ultima esecuzione in italia risale al 1947.

    La pena di morte nel mondo:
    Azzurro: Abolita per tutti i crimini

    Verde: Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra)

    Arancione: Non utilizzata

    Rosso: Utilizzata come forma di punizione legale

    Curiosità: la normativa sui trapianti (legge n°91 del 1999) vieta l’importazione di organi o tessuti da Stati in cui la legislazione consente la vendita e il prelievo da cittadini condannati a morte.

    Lo scorso 15 novembre la terza commissione dell’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la risoluzione sulla moratoria dell’esecuzione della pena di morte con 99 voti a favore, hanno votato contro 52 paesi, gli astenuti sono stati 33

    a milano il 30 dicembre Palazzo Isimbardi  illuminato contro la pena di morte

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    Il 6 novembre 1944 nel sito nucleare di  Hanford  viene sintetizzato, per la prima volta, il Plutonio 239.

    La produzione e purificazione del plutonio furono al centro degli sforzi compiuti in tempo di guerra e nel dopoguerra all’Hanford Site, usando tecniche sviluppate in parte da Glenn Seaborg, nell’ambito del Progetto Manhattan

    Il plutonio 239 sarà successivamente usato per realizzare  Fat Man la bomba atomica sganciata su Nagasaki nell’agosto del 1945

    Tra gli sponsor più importanti del progetto Manhattan la DUPONT , azienda chimica tra le piu note al mondo.

    La DUPONT, divenuta assai famosa per aver brevettato, tra gli altri, il Neoprene, il Nylon, il Teflon e la Lycra, ha come motto “Dupont – The miracles of science”

    La DUPONT, dicevamo, fu uno dei maggiori produttori di “rifornimenti” bellici in entrambe le grandi guerre (I e II), in particolare nel 1943 fu protagonista del Progetto Manhattan progettando, costruendo e rendendo operativo il sito di produzione di plutonio di Hanford e il Savannah River Plant nel South Carolina.

    Per saperne di più sul Plutonio

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    Il 30 ottobre 1931 Nathaniel Turner, nato schiavo il 2 ottobre di 31 anni prima, viene catturato.

    Tuner, chiamato lo Spartaco nero, fu il capo della più grande rivolta di schiavi afroamericani.

    La sua confessione

    Sarà giustiziato l’11 novembre

    Steve HAHN parla della schiavitù

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    il 29 ottobre 1965 Mehdi Ben Barka sparisce a Parigi in circostanze misteriose.

    Ben Barka

    40 anni dopo nel 2005, in francia, esce il film sulla sua storia

    L’intervista a Serge Le Pèron regista del film

    del 2007 la fiction L’affaire Ben Barka  presentata in italia lo scorso luglio al roma fiction fest.

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    il 26 ottobre di 50 anni fa Pio XII inaugurava il Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria. Radio Vaticana potenziava le trasmissioni rivolte verso Africa, America Latina e Asia.

    Molti anni dopo sarà al centro della questione più calda sul fronte dell’elettrosmog in Italia.

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    il 25 ottobre 1980 La Conferenza Dell’AIA conclude i lavori della CONVENZIONE SUGLI ASPETTI CIVILI DELLA SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORI

    Gli stati membri sottoscrivono la convenzione sulla base del desiderio condiviso di proteggere il minore, a livello internazionale in tutte le questioni pertinenti alla sua custodia.

    L’abduzione sarà stata contenuta ma il traffico di minori, a quanto pare, no. Le (sotto)stime sulla compravendita e il traffico di minori attraverso gli scali internazionali si aggira sulle 450.000 (QUATTROCENTOCINQUANTAMILA) unità all’anno.

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    Pochi in italia spendono la loro voce per denunciare il fenomeno

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