cento anni fa nasceva Simone de Beauvoir scrittrice, filosofa e femminista francese del secolo scorso.
Studiò alla Sorbona, dove nel 1929 ottenne “l’agrégation” (idoneità) in filosofia e dove incontrò colui che, senza matrimonio né convivenza, sarebbe diventato il compagno della sua vita, il filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre.
Sono, questi, gli anni in cui conosce Merleau-Ponty, Levy-Strauss, Raymond Aron, Paul Nizan.
Simone de Beauvoir è considerata la madre del movimento femminista, nato in occasione della contestazione studentesca del maggio 1968, che seguirà con partecipazione e simpatia.
Gli anni settanta la vedono fervidamente in prima linea in varie cause del progresso civile: la dissidenza sovietica, il conflitto arabo-israeliano, l’aborto, il Cile, la donna (è presidentessa dell’associazione “Choisir ” e della Lega dei diritti della donna).
Nell’ultimo periodo della sua vita, Simone de Beauvoir affronta con coraggio un altro problema sociale, quello della vecchiaia, cui dedica un importante saggio, La Terza Età (1970).
Nel 1981, in occasione della morte di Sartre, scrisse La cerimonia degli addii (La Cérémonie des adieux), cronaca degli ultimi anni del celebre pensatore.
fonte Wikipedia
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