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Archive for dicembre 2007

Il Babbo Natale vestito di rosso e con la barba bianca è un puro travisamento, un personaggio inventato. Peggio. Un personaggio da réclame. Sono stati infatti i pubblicitari della Coca Cola, all’inizio degli anni ’30, a creare l’immagine del vecchietto sulla slitta, per promuovere la bevanda nei mesi invernali. In particolare il celebre illustratore Haddon Sundblom: fu lui a porre la firma al primo disegno del moderno Santa Claus.

Si ritiene che il Babbo Natale moderno sia il risultato dell’unione di vari personaggi, con origini distinte, che sono col tempo confluiti in un’unica figura.

Il primo personaggio è San Nicola di Mira (più noto in Italia come San Nicola di Bari), un vescovo cristiano del IV secolo. Mira (o Myra) era una città della Licia, una provincia dell’Impero bizantino che corrisponde all’attuale Anatolia, in Turchia.

San Nicola divenne noto per le sue grandi elargizioni a favore dei poveri e, soprattutto, per aver fornito la dote alle tre figlie di un cristiano povero ma devoto, evitando così che fossero obbligate alla prostituzione.

Prima della conversione al cristianesimo, il folklore tedesco narrava che il dio Odino (Wodan) ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale (Yule), accompagnato dagli altri dei e dai guerrieri caduti.

Odino l'errante

Odino l’errante

La tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto, riempiendoli di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Sleipnir. In cambio, Odino avrebbe sostituito il cibo con regali o dolciumi. Questa pratica è sopravvissuta in Belgio e Olanda anche in epoca cristiana, associata alla figura di San Nicola.

La tradizione germanica arrivò negli Stati Uniti attraverso le colonie olandesi di New Amsterdam e New York prima della conquista britannica del XVII secolo, ed è all’origine dell’abitudine moderna di appendere una calza al caminetto per Natale, simile per certi versi a quella diffusa in Italia il 5 gennaio all’arrivo della Befana.

Santa Claus ha origine da Sinterklaas, il nome olandese del personaggio fantastico derivato da San Nicola, che viene chiamato anche Sint Nicolaas; questo spiega anche l’esistenza di diverse varianti inglesi del nome (Santa Claus, Saint Nicholas, St. Nick).

Rappresentazione popolare di Babbo Natale che cavalca una capra, forse derivata dal Tomte svedese.

Rappresentazione popolare di Babbo Natale che cavalca una capra, forse derivata dal Tomte svedese.

Gli abiti di Sinterklaas sono simili a quelli di un vescovo; porta una mitra (un copricapo liturgico) rossa con una croce dorata e si appoggia ad un pastorale. Il richiamo al vescovo di Mira è ancora evidente. Sinterklaas ha un cavallo bianco con il quale vola sui tetti; i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni (in alcuni casi nelle scarpe dei bambini, lasciate vicino al caminetto); arriva in piroscafo dalla Spagna ed è accompagnato da Zwarte Piet.

Le strenne che vengono regalate in questa ricorrenza sono spesso accompagnate da poesie, talvolta molto semplici ed, in altri casi, elaborate ed ironiche ricostruzioni del comportamento di chi le riceve durante l’anno trascorso. I regali veri e propri, in qualche caso, sono addirittura meno importanti dei pacchetti in cui sono contenuti, di solito molto sgargianti ed elaborati; quelli più importanti, spesso, sono riservati al mattino seguente. Anche se la spinta commerciale verso il Natale è presente anche in Olanda, la distribuzione tradizionale dei regali viene compiuta da Sinterklaas il 6 dicembre.

Anche in altri paesi la figura di San Nicola ha subito gli adattamenti necessari per uniformarsi al folclore locale. Ad esempio, nei paesi nordici sopravvive ancora l’immagine pagana della capretta di Yule (in svedese julbock), che porta i regali la Vigilia di Natale, e le decorazioni natalizie costituite da caprette di paglia sono molto diffuse. In tempi più recenti, però, sia in Svezia che in Norvegia il portatore di doni viene identificato con Tomte o tomtenisse, un’altra creatura del folklore locale. In Finlandia, la capretta di Yule si chiama joulupukki.

La leggenda più famosa sulla vita del santo, ricordata anche nel Purgatorio di Dante (XX, 31-33), racconta di un nobiluomo caduto in disgrazia che si disperava per la sorte delle sue tre giovani figlie per le quali non aveva una dote disponibile. Nicola volle aiutare la famiglia e, per tre notti consecutive, gettò dentro la finestra del loro castello tre sacchi pieni di monete d’oro. La terza notte trovando chiuse tutte le finestre Nicola fu costretto ad arrampicarsi sul tetto per calare le monete giù dal comignolo. L’oro, cadendo, si infilò nelle calze delle fanciulle appese ad asciugare vicino al camino e, da allora in molti paesi è rimasta la tradizione di appendere calze la notte di Natale per ritrovarle la mattina dopo colme di doni.

Fonti:

WIKIPEDIA

articolo sul Corriere della Sera di Alessandro di Lecce

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il 22 dicembre 1989, dopo gli avvenimenti del 9 novembre 1989 la porta di Brandeburgo viene ufficialmente riaperta. I resti del Muro di Berlino e dei vari sbarramenti nelle vicinanze della porta vennero a mano a mano completamente demoliti.

La Porta di Brandeburgo è il monumento più conosciuto di Berlino, e simbolo dell´unità tedesca. Venne costruita a partire dal 1788 ed aperta al traffico il 6 agosto del 1791 da Carl Gotthard Langhans che prese spunto dai Propilei di Atene.

La quadriga sulla sua sommità fu creata nel 1794 da Johann Gottfries Schadow.

Dopo la chiusura della Porta, il 13 agosto 1961,  la quadriglia venne girata, dato che originariamente guardava ad ovest (e quindi contro il muro).  

fonte WIKIPEDIA

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ovvero Il solstizio d’inverno.

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il 21 dicembre 1937 viene proiettata al Carthay Circle Theater di Hollywood l’anteprima di Biancaneve e i sette nani, il primo lungometraggio d’animazione prodotto da Walt Disney.

 

Biancaneve e i sette nani rappresenta, al valore corretto d’inflazione, il maggiore incasso cinematografico della storia per un film d’animazione ed il 3° di ogni tempo, dopo Via col vento e Guerre Stellari, con 2.425.862.786,99 dollari.

Il film fu ridoppiato nel 1972 perché nel doppiaggio del 1938 c’ erano molte libertà di traduzione, un esempio quando Biancaneve morde la mela infatti dice “I feel strange” “mi sento cosi strana” mentre nel doppiaggio del 1938 pronuncia la battuta “Ho freddo al cuore”.

Snow White and the Seven Dwarfs 70th Anniversary

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Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. […] Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche.

Piergiorgio Welby 

Una morte ascoltata?

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Nel 1944 Hubert Beuve-Méry fu chiamato dal generale de Gaulle a creare, con l’aiuto del governo francese, un quotidiano di riferimento che sostituisse il quotidiano Le Temps. Fu così che il 19 dicembre 1944 arriva in edicola Le Monde, di cui sarebbe stato il direttore fino al suo pensionamento, pubblicando editoriali sotto lo pseudonimo di Sirius.

Le Monde resta oggi l’unico quotidiano francese economicamente indipendente, proprietà dei suoi giornalisti.

Dal 1985, la prima pagina di le Monde contiene una vignetta, generalmente illustrata da Plantu.

Le Monde è presente su internet dal 19 dicembre 1995 con il sito lemonde.fr.

 

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 brochure di viaggi “Littoria e Agro Pontino,” del 1934. Pubblicata dall’ Ente Nazionale Industrie Turistische (ENIT) con le Ferrovie dello Stato Designed by “Pizzi & Pizio – Roma

 

il 18 dicembre 1932, durante i lavori di bonifica dell’Agro pontino, viene inaugurata LITTORIA

Nel 1946, con la caduta del fascismo,  muterà il suo nome su pressione degli alleati e sarà ridenominata Latina assumendo nel nome quello antico del territorio che la circonda, ossia il Latium Novum

CARBONIA, altra città di fondazione, viene inaugurata il 18 dicembre 1938.

Nel luglio del 1935 il governo aveva costituito, dotandola di un capitale di 600 milioni, l’A. Ca. I. (Azienda Carboni Italiani)al fine di sviluppare le ricerche di carboni fossili di cui si avvertiva l’enorme ed urgente necessità in tutto il Paese. Dal 1936 al 1947 nel Sulcis vennero aperti 22 pozzi per l’ estrazione del carbone, impiegando, nel periodo di maggiore produzione, poco meno di 18.000 maestranze, provenienti da tutta la Sardegna e anche da oltre Tirreno.

Furono quelli gli anni di maggiore crescita della nuova città che dopo appena due anni di vita, coi suoi 29.000 abitanti, era diventata la terza della Sardegna dopo Cagliari e Sassari.

LE CITTA’ METAFISICHE (video a cura del Touring Club Italiano)

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17 dicembre 1973 un commando di terroristi arabi semina la morte su un aereo della compagnia Pan American, fermo sulla piazzola di manovra. I terroristi, bombardano con ordigni al fosforo l’aereo della compagnia americana, si impadroniscono quindi di un aereo della Lufthansa su cui fanno salire alcuni ostaggi, tra cui sei guardie di pubblica sicurezza.

Costringono quindi l’equipaggio che già era a bordo a far decollare il velivolo che inizia così un forsennato peregrinare per i cieli d’Europa e del Medio oriente.

L’incubo terminerà nella tarda serata del giorno successivo al kuwait airport dove venivano liberati gli ostaggi e arrestati i terroristi.

Il bilancio delle vittime: 32 i morti sull’aereo della Pan American, la guardia di finanza Antonio Zara, ucciso a Fiumicino mentre cercava di opporre resistenza ai terroristi, un tecnico della società Asa, Domenico Ippoliti, barbaramente trucidato a sangue freddo sull’aereo della Lufthansa, 17 feriti  

CURIOSITA’: La strage di Fiumicino è citata nel film MUNICH di Spielberg

Fonti e approfondimenti:

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il 16 dicembre, vent’anni fa, moriva  il calciatore Bruno Beatrice.

Quella di Beatrice è la prima di una serie di “morti bianche” del calcio che colpiranno, negli anni a seguire, diversi suoi compagni di squadra.
Parliamo della Fiorentina degli anni tra il ’72 e il 76 e in particolare di Nello Saltutti, morto d’infarto nel 2003 a 56 anni; Ugo Ferrante, ucciso da un tumore alle tonsille nel 2004; Giuseppe Longoni, morto nel 2006 per una vasculopatia cardiaca; Adriano Lombardi, morto nel 2007 per il morbo di Gehrig; Massimo Mattolini, che ha subito un trapianto di reni; Domenico Caso, che ha avuto un tumore al fegato; Giancarlo Antognoni, che nel novembre del 2004 ha avuto un’improvvisa crisi cardiaca; Giancarlo de Sisti, reduce da un ascesso frontale al cervello. 

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Fonte Wikipedia

In un’intervista rilasciata a L’espresso, la vedova Beatrice,  sostiene che anche queste morti sarebbero da mettere in relazione al doping negli anni della Fiorentina.

Cos’è il Morbo di Lou Gerigh

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Il 14 dicembre 1911, Roald Engelbregt Gravning Amundsen raggiunse il polo sud.

Amundsen, insieme a Olav Bjaaland, Helmer Hanssen, Sverre Hassel, e Oscar Wisting, arrivò al polo il 14 dicembre 1911, 35 giorni prima della spedizione guidata da Robert Falcon Scott.

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Il 13 dicembre di un anno fa gli scienziati dichiaravano estinto il Lipote.

ascolta il Baiji

Mammifero fluviale chiamato in cinese baiji, «pinna bianca», è il primo grande vertebrato che scompare negli ultimi 50 anni, ed è la quarta famiglia di mammiferi che si estingue dall’epoca di Cristoforo Colombo (cioè da quando gli europei hanno cominciato a colonizzare il resto del mondo, spesso portandosi dietro altre specie animali).

Nonostante un paio di avvistamenti nell’ultimo anno, la popolazione residua probabile di lipoti sarebbe comunque bassa e destinata a scomparire: non vivono, per quanto si sappia, esemplari in acquario e l’ultimo, un maschio di nome Qi Qi, perì nel 2002.

Il servizio della BBC

Il danno irreparabile è stato causato dalla costruzione dell’immensa Diga delle Tre Gole, che ha isolato i lipoti condannandoli a fine certa.

il sito ufficiale : http://www.baiji.org/

Lo Yangtze ha perso il suo delfino – Marina Forti sul Manifesto del 9 agosto 2007

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il 13 dicembre del 1939  si svolge la prima grande battaglia navale della seconda guerra mondiale.

LA BATTAGLIA DEL RIO DE LA PLATA

L’incrociatore tedesco Admiral Graf Spee, che aveva affondato diverse navi mercantili, venne ingaggiata da tre incrociatori della Royal Navy che infine la costrinsero a rifugiarsi nel porto neutrale di Montevideo prima di autoaffondarsi.

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lotus temple New Delhi

il 12 dicembre 1911 Re Giorgio V d’inghilterra sposta la capitale dell’India da Calcutta a Delhi.

Una parte della città vecchia verrà distrutta per creare New Delhi; un quartiere monumentale disegnato dall’architetto inglese Edwin Lutyens in cui troveranno spazio i nuovi palazzi del governo.

New Delhi sarà dichiarata ufficialmente sede del Governo dell’India e capitale della Repubblica Indiana dopo la dichiarazione di indipendenza del 15 Agosto 1947.

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photo Christinne Muschi/Reuters

CLIMATE ACTION NETWORK BLOG

L’11 dicembre 2007 ricorre il decennale della stesura del protocollo di Kyoto

ENVIROMENTAL CARTOONS

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https://i0.wp.com/www.europarl.europa.eu/eplive/expert/photo/20060911PHT10566/pict_20060911PHT10566.jpg donne in un campo profughi in etiopia -getty image photo

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha dato avvio alle celebrazioni per i 60 anni dalla firma della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, avvenuta il 10 dicembre del 1948.

Eleanor_Roosevelt_and_Human_Rights_Declaration

Oltre a ricordare che il testo, tradotto in 360 lingue, deve essere parte integrante della vita di ogni persona, ha espresso preoccupazione nel constatare che ancora diversi Governi non applicano i principi in esso contenuti.

L’almanacco citato i diritti dell’uomo: 

il 17 ottobre, il 25 ottobre, il 29 ottobre, l’8 novembre, il 4 dicembre, il 6 dicembre

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il 9 dicembre 1937, durante la Seconda guerra sino-giapponese (fu il principale conflitto tra la Repubblica Cinese e l’impero giapponese prima e durante la 2a guerra mondiale), iniziava la battaglia di Nanchino

La battaglia di Nanchino terminò con la caduta della città capitale di Nanchino 南京 nel 1937, nelle mani delle truppe giapponesi, due mesi dopo che il governo della Repubblica Cinese aveva evacuato la città trasferendosi a Chongqing 重庆.

Il 9 dicembre 1937, dopo aver chiesto senza successo alle truppe cinesi che difendevano la città di arrendersi, le truppe giapponesi del tenente generale Asaka Yasuhiko 朝香鳩彦 (facente le veci del generale Matsui Iwane 松井石根), lanciarono un massiccio assalto.

Nelle sei settimane seguenti le truppe giapponesi compirono il cosiddetto massacro di Nanchino, nel corso del quale fu sterminata buona parte della popolazione civile della città.

Le vittime di questo eccidio furono dalle 260.000 alle 350.000, e quello che più risalta è la feroce determinazione con cui furono uccise, dato che solo un numero esiguo di quelle persone morì a causa dei bombardamenti sulla città.
Ci fu chi venne decapitato direttamente dalle spade degli ufficiali giapponesi, chi venne sepolto vivo, bruciato, bastonato, chi fu fatto sbranare dai cani. Alcuni ufficiali giapponesi gareggiavano a chi riusciva a decapitare con la spada il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, e a queste gare veniva dato ampio risalto su alcuni giornali giapponesi dell’epoca, segno evidente che tale comportamento era ritenuto “adeguato” da tutta la milizia nipponica e dai civili rimasti in patria.
Ci furono dei soldati che, come segno di vittoria, spedirono ai propri famigliari i teschi delle vittime, e ve ne furono altri che fotografarono le stragi e gli stupri per avere un “ricordo” del viaggio in Cina.

In tale contesto di violenza e efferatezza si inserì la vicenda di John Rabe, uomo d’affari tedesco e rappresentante a Nanchino del partito nazista, considerato dai cinesi lo “Schindler cinese”, perché riuscì a salvare migliaia di vite umane, creando una zona di sicurezza internazionale gestita da europei ed americani, nella quale si rifugiarono molti cittadini di Nanchino. La figura di Rabe è quella di un uomo che pur avendo una grande ammirazione per Hitler, si prodigò, a rischio della vita, per salvare migliaia di cinesi.

Il monumento di John Rabe a NanchinoIn Giappone i negazionisti ed i revisionisti hanno da sempre sostenuto (come alcuni “colleghi” occidentali) che le truppe imperiali abbiano in realtà tenuto un comportamento corretto, negando o sminuendo la “singolare”condotta dei propri soldati.
In Giappone inoltre la situazione nel dopoguerra è stata diversa rispetto alla Germania, dove è reato negare l’olocausto. I libri di testo giapponesi per decenni hanno negato il comportamento criminale dell’esercito nipponico, e gli storici che hanno osato affermarlo sono stati osteggiati e minacciati dai gruppi nazionalisti di estrema destra. La situazione nel corso degli anni è leggermente mutata, visto che nel 1986 il ministro dell’educazione, in seguito ad alcune affermazioni negazioniste venne costretto alle dimissioni.
DA LEGGERE: Lo stupro di Nanchino di Iris Chang ed. CORBACCIO

L’OLOCAUSTO DIMENTICATO (articolo del Corriere della sera)

THE NANKING MASSACRE

CHINA RADIO INTERNATIONAL

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Cento anni fa, Il 6 dicembre 1907, a Monongah, nome indiano che significa lupo, West Virginia, USA, nelle miniere n°6 e n°8, gestite dalla Fairmount Coal Company, una serie di esplosioni causano una ecatombe di vite umane; i dati ufficiali parlano di 361 minatori morti, 171 dei quali italiani

Le bare allineate con le salme dei minatori

Una tragedia, per l’ emigrazione italiana piu’ grave di quella, ben piu’ nota, di Marcinelle, in Belgio avvenuta l’8 agosto 1956, in cui le vittime furono 262, 136 delle quali italiane.


In realtà, i morti nella tragedia – la maggior parte dei caduti sono rimasti ignoti, considerata la presenza di moltissimi minatori non registrati all’ingresso in miniera (era in uso il buddy system, cioe’ per estrarre piu’ carbone i minatori si organizzavano in gruppo di lavoro e ognuno aveva alle sue dipendenze almeno altri tre minatori) – sarebbero stati, secondo i resoconti giornalistici dell’epoca e le molteplici testimonianze che si sono avute, oltre 900.

Secondo alcune ricerche (in particolare del quotidiano Gente d’Italia), poi, i minatori italiani morti potrebbero essere molti, molti di piu’: uno studio dei cimiteri cittadini sembrerebbe portare il totale a oltre 500. 
fra le vittime decine di florensi emigrati in cerca di fortuna in America… alcuni di loro erano appena dei ragazzi

Elenco approssimativo delle Vittime italiane di MONONGAH

La storia di MONOGAH nel film documentario di Silvano Console – Filef

il mondo venne a stanarli da casa con la fame

cento anni dopo la storia si ripete, solo da altre parti…….

oggi sono in schiavitù 200 milioni di persone

VIDEOINTERVISTA 

MODERN SLAVERY

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Oggi parliamo di:

Giuseppe Occhialini e di un film rivoluzionario

La frase di oggi è di Walt Disney, nato il 5 dicembre 1901.

“se puoi sognarlo, puoi farlo”

Oggi, nel 1791, moriva Wolfgang Mozart. Lo ascoltiamo qui

Auguri a: Consolata, Crispina e Giulio

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5 dicembre 1926 è il giorno della prima proiezione al Teatro Bol’šoj di Mosca de La corazzata Potëmkin di Sergei Eisenstein.

Ejzenštejn è stato un pioniere del montaggio cinematografico: per primo ritenne che fosse ben più che una tecnica per assemblare le scene di un film. Secondo il regista un montaggio accurato poteva essere utilizzato efficacemente per manipolare le emozioni degli spettatori. il TRAILER del FILM

il film venne montato in soli 12 giorni e il regista dovette necessariamente rinunciare ad assistere alla proiezione dalla sala per poter andare in cabina di proiezione a completare il montaggio degli ultimi rulli, che quindi venne ultimato mentre la pellicola veniva già proiettata per il pubblico in sala.

Il film è ambientato nel Giugno del 1905, i protagonisti della pellicola sono i membri dell’equipaggio della corazzata russa che dà titolo all’opera, ed è strutturato in 5 atti. I fatti narrati nel film sono in parte veri e in parte fittizi, in sostanza si può parlare di una rielaborazione a fini narrativi dei fatti storici realmente accaduti e che portarono all’inizio della Rivoluzione russa del 1905. Infatti ad esempio il massacro di Odessa non avvenne sulla celebre scalinata bensì in vie e stradine secondarie, e non avvenne di giorno ma di notte.

Lo stesso regista ha suddiviso la trama dell’opera in 5 atti che egli stesso ha chiamato:

  1. Uomini e vermi
  2. Dramma sul ponte
  3. Il sangue grida vendetta
  4. La scalinata di Odessa
  5. Il passaggio attraverso la squadra

La scena più nota è quella del massacro diventata talmente popolare che la scalinata di Odessa intitolata a Richelieu oramai viene generalmente chiamata Scalinata Potëmkin

La corazzata Potëmkin è sicuramente uno dei film più premiati della storia del cinema, ed è costantemente inserita nelle varie liste dei migliori film della storia redatte da diversi periodici e accademie cinematografiche.

1 – votato “Il più bel film della storia” all’Esposizione Universale del 1958

2 – al 12° posto dei migliori 1.000 film di sempre nella lista del sito theyshootpictures.com

3 – al 7° posto nella lista del British Film Institute

4 – al 77° posto nella lista dei 100 più bei film del XX secolo recensita da VillageVoice

5 – al 209° nella lista di  films101.com

6 – al 76° posto della classificata stilata dai lettori di Time Out

Ha ricevuto 5 e 4 stelle (il massimo in entrambi i casi) sui prestigiosi dizionari cinematografici italiani Morandini e Mereghetti.

Fonte del post: Wikipedia

dal GUARDIAN, i 1000 film da vedere assolutamente prima di morire!

CURIOSITA’:
Il film che si vede in Il secondo tragico Fantozzi non è la corazzata Potëmkin, ma “la corazzata Kotiomkin”, di tale Serghei M. Einstein. Le scene proiettate non sono gli originali del 1925, ma imitazioni girate appositamente dallo stesso Salce, anche i titoli di testa sono stati modificati alterando i nomi;

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il 5 dicembre 2007 ricorre il centenario della nascita del fisico, premio Wolf per la fisica nel 1979, Giuseppe Occhialini.

Giuseppe Occhialini è stato uno tra i più importanti fisici del Novecento.

Fu protagonista della ricerca in fisica delle particelle elementari con l’utilizzo di emulsioni nucleari esposte ad alta quota, un’esperienza culminata nel 1954 con l’esperimento G-Stack (“giant”-stack). In seguito all’avvento degli acceleratori di particelle, Occhialini esplorò nuovi campi di ricerca, tra i quali spicca quello della fisica dello spazio, contribuendo alla fondazione dell’Agenzia Spaziale Europea.

qui alcune Interviste video su Giuseppe Occhialini realizzate dall’Ufficio comunicazione Inaf  in occasione della mostra sullo scienziato organizzata dal museo del balì di Saltara (PU)

Intervista al professore di Fisica Antonio Vitale, docente ordinario presso l’Università di Bologna. Fautore della Fondazione Giuseppe Occhialini

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Oggi parliamo di:

un importante 25° in CINA e di un noto GIORNALE DOMENICALE

la frasi del giorno sono di REINER MARIA RIELKE (nato oggi nel 1875)

Un buon matrimonio è quello in cui ciascuno dei due nomina l’altro custode della sua solitudine

Ti ricordi ancora di Roma, cara Lou? Com’è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall’altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue notti, così lunghe, silenziose e colme di stelle.”

“Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.”

Auguri a:

Barbara, Bernardo, Cristiano

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il 4 dicembre 1882, 25 anni fa, La Repubblica Popolare Cinese adottava la sua attuale costituzione

Promossa dal 5° congresso nazional popolare  ha subito successive revisioni nel 1988, nel 1993, nel 1999 e nel 2004.

La costituzione cinese è composta da 5 sezioni:

1 – Premessa, 2 – principi generali, 3 – diritti e doveri dei cittadini, 4 – struttura dello stato ed emblemi nazionali (bandiera, simboli ecc)

L’emblema nazionale cinese rappresenta la piazza Tiananmen illuminata da 5 stelle e circondata da spighe di grano unite da un ingranaggio

 

i tre animali nazionali:  la gru – il panda gigante – il drago

   

 Il rapporto sulla cina di freedomhouse.org

Il Presidente cinese Hu Jintao lo scorso venerdì in visita ai medici della comunità di Pechino a dimostrazione dell’interesse del governo centrale verso i problemi derivanti dalla crescita del fenomeno dell’AIDS nel paese.

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tutto il mondo è paese (è sufficiente guardare)

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il 4 dicembre 1791 esce il primo numero dell’OBSERVER, il primo domenicale del mondo.

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