Oggi ricorre il centenario della morte di Alfred Jarry scrittore e drammaturgo francese, progenitore di ogni avanguardia artistica del ‘900. La sua commedia più famosa è l’Ubu Roi (1896), considerata caposaldo e vera e propria pietra miliare del movimento surrealista e del teatro dell’assurdo.
Il Teatro dell’Assurdo si caratterizza per dialoghi senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi. Tra i maggiori esponenti del Teatro dell’Assurdo vanno ricordati Samuel Beckett, Eugène Ionesco e Arthur Adamov.
I testi di Jarry sono considerati tra i primi sul tema dell’assurdità dell’esistenza ed hanno a che fare con il grottesco e il fraintendimento (si pensi al termine ‘Merdre’ da lui coniato per significare qualcosa come ‘Merda!’, ma non solo, evidentemente).
Inoltre, Jarry è conosciuto anche per aver dato vita (si veda Gesta e opinioni del Dottor Faustroll, patafisico, romanzo neoscientifico) al termine patafisica, pseudo-scienza delle soluzioni immaginarie che definì come: l’accettazione di qualsiasi evento accada nell’universo come di un evento straordinario.
“L’artista patafisico è colui che riesce a cogliere il reale risvegliandone l’anima cristallizzata”
Il testo in italiano di Gestes et opinions du docteur Faustroll, pataphysicien, roman néoscientifique (1911, pubblicato postumo) è disponibile in formato PDF su biblio-net.com
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